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Il team legale specializzato in aviazione di Clifford Law ha raggiunto un accordo per conto di Paul Njoroge, il canadese che ha perso l'intera famiglia nel disastro aereo della Ethiopian Airlines del marzo 2019. L'avvocato principale Robert Clifford ha dichiarato che i suoi collaboratori "hanno lavorato giorno e notte per preparare il processo", ma il mediatore è riuscito ad aiutare le parti a trovare una soluzione.
Il 10 marzo 2019, il volo ET302 della Ethiopian Airlines, un Boeing 737 MAX 8 diretto da Addis Abeba a Nairobi, è precipitato nel sud-est della capitale etiope appena sei minuti dopo il decollo. L'incidente ha causato la morte di tutte le 157 persone a bordo.
La tragedia della famiglia Njoroge
Tra le vittime c'era l'intera famiglia di Paul Njoroge: sua moglie Carolyne di 33 anni, i figli Ryan di sei anni, Kellie di quattro anni e la piccola Rubi di appena nove mesi. Anche la suocera Ann Karanja aveva perso la vita nell'incidente mentre viaggiavano da Toronto verso Nairobi.
"Non dormo la notte pensando all'orrore che hanno dovuto subire", aveva raccontato Paul Njoroge davanti a una commissione parlamentare americana nel luglio 2019. Le sue parole avevano descritto con straziante precisione gli ultimi momenti della sua famiglia.
I sei minuti di terrore
"Mentre i piloti lottavano per sei minuti per mantenere l'aereo in volo, il terrore che mia moglie ha dovuto vivere con la piccola Rubi sulle sue ginocchia, i nostri due bambini accanto che chiamavano il loro papà, e mia suocera che si sentiva inutile accanto a lei", aveva aggiunto Njoroge nella sua testimonianza. "Questi sei minuti sono per sempre scolpiti nella mia mente", aveva concluso l'uomo.
L'accordo raggiunto rappresenta un importante passo nella lunga battaglia legale seguita al disastro del Boeing 737 MAX, che aveva portato al blocco temporaneo di tutti gli aeromobili di questo modello in tutto il mondo.
(AGI/AFP) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.
