La commissione Affari giuridici del Parlamento europeo ha salvato l'immunità di Ilaria Salis con un voto segreto di 13 contro 12. La decisione è arrivata contro il parere del relatore spagnolo del Ppe Adrián Vázquez Lázara, che ha definito il risultato «un brutto e pericoloso precedente». L'eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra mantiene così la protezione dalle richieste di estradizione del governo ungherese.
Il centrosinistra da solo non poteva raggiungere la maggioranza, disponendo di soli 11 voti sui 13 necessari. Due deputati del centrodestra hanno quindi votato contro il loro schieramento, creando il mistero su chi abbia tradito la linea. Le destre e il Ppe insieme controllavano 14 voti, sufficienti per revocare l'immunità.
Il giallo dei voti segreti
Le speculazioni si concentrano su alcuni eurodeputati del Ppe che avrebbero sostenuto Salis nonostante la linea ufficiale. I sospetti cadono sul polacco Michał Wawrykiewicz e su uno dei tedeschi della Cdu Marion Walsmann o Axel Voss. Il Ppe mantiene il silenzio assoluto sull'identità dei presunti «traditori».
Mario Mantovani di Fratelli d'Italia (Ecr) ha escluso categoricamente di aver votato per Salis. «La commissione giuridica del Parlamento europeo oggi ha scelto di difendere l'indifendibile, legittimando la violenza contro chi ha avuto la colpa di avere idee diverse», ha dichiarato il vicepresidente della commissione. Alcuni avevano ipotizzato un suo voto favorevole per evitare problemi diplomatici tra Italia e Ungheria.
Tensioni nel centrodestra
La Lega ha denunciato duramente quello che definisce un tradimento del centrodestra europeo. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il partito di Salvini accusa il Ppe di essere «traditori del centrodestra», creando tensioni significative nella coalizione italiana. Il ruolo di Antonio Tajani come ministro degli Esteri potrebbe aver influenzato la posizione per evitare complicazioni diplomatiche.
La decisione finale spetta alla plenaria del 7 ottobre, che voterà per alzata di mano salvo richiesta di voto segreto. La Sinistra dovrà ottenere il sostegno di verdi e socialisti per raggiungere il 20% dei deputati necessario. Il dilemma strategico del Ppe emerge chiaramente: aiutare Orbán politicamente significherebbe legittimare un sistema giudiziario ungherese che ha sempre criticato.
Salis ha espresso «incredulità e felicità» per il risultato, mentre il caso continua a dividere profondamente le forze politiche europee e italiane.
Fonti utilizzate: "Corriere della Sera", "Il Fatto Quotidiano"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.