Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato oggi il procuratore Gaetano Costa, ucciso dalla mafia quarantacinque anni fa. Il 6 agosto 1980 il magistrato perse la vita in un attentato a Palermo.
"Il 6 agosto richiama alla memoria l'attentato di mafia in cui, quarantacinque anni fa, perse la vita il Procuratore Gaetano Costa", ha scritto Mattarella in una dichiarazione ufficiale. Il capo dello Stato ha sottolineato l'alta preparazione professionale e l'indipendenza del magistrato.
L'eredità del magistrato siciliano
Costa condusse "delicate ed efficaci indagini sulle organizzazioni criminali operanti nel territorio siciliano", secondo le parole di Mattarella. Il procuratore aveva colto "con lungimiranza, la complessità del fenomeno mafioso e la sua penetrazione nei pubblici poteri e nei sistemi socio-economici".
Il presidente ha evidenziato l'importanza di fare memoria dell'esempio di Costa. "Significa rinnovare la ferma adesione ai principi di giustizia e di legalità, condizione essenziale di ogni comunità autenticamente libera e democratica", ha dichiarato.
Vicinanza alle famiglie delle vittime
Mattarella ha rinnovato "i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica" ai familiari di Costa. Il messaggio si estende anche "a coloro che lo hanno stimato e a quanti, in questi lunghi anni, ricordandone il rigore e il coraggio, hanno continuato la sua opera a favore della giustizia".
L'anniversario "interpella le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile", ha concluso il presidente della Repubblica. Il ricordo di Costa rappresenta un monito per tutti coloro che lavorano per la legalità.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.