La ministra della Giustizia americana Pam Bondi è entrata in conflitto diretto con i giudici federali del New Jersey. Lo scontro è scoppiato dopo che i magistrati hanno rifiutato di confermare nel ruolo di procuratore generale dello stato Halina Habba, avvocata di Donald Trump.
Il mandato temporaneo di Habba era in scadenza quando i giudici federali del New Jersey hanno deciso di nominare al suo posto Desiree Leigh Grace. La decisione ha scatenato una reazione immediata da parte del dipartimento di Giustizia.
Licenziamento e reintegro immediato
Nel giro di poche ore dalla nomina di Grace, i vertici del dipartimento di Giustizia hanno annunciato di aver licenziato la nuova procuratrice. Contemporaneamente hanno reintegrato Habba "in virtù dell'autorità del presidente".
La mossa rappresenta uno scontro diretto tra potere esecutivo e giudiziario. Il dipartimento di Giustizia ha agito rapidamente per ribaltare la decisione dei giudici federali.
Bondi attacca i "giudici ribelli"
"Questo dipartimento di Giustizia non tollera giudici ribelli, specialmente quando minacciano i poteri fondamentali dell'articolo II del presidente", ha dichiarato Bondi. Le sue parole segnano una posizione di forte contrapposizione verso il potere giudiziario.
La controversia evidenzia le tensioni tra l'amministrazione e alcuni settori della magistratura federale del New Jersey.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.