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Le dichiarazioni di Donald Trump arrivano il giorno dopo i servizi della Nbc, che ha citato cinque attuali ed ex funzionari militari statunitensi a conoscenza di un nuovo rapporto. Il documento è stato condiviso nei giorni scorsi con parlamentari statunitensi, funzionari del Dipartimento della Difesa e paesi alleati.
Secondo il rapporto citato da queste fonti, solo uno dei tre siti presi di mira dai bombardamenti statunitensi è stato in gran parte distrutto. Negli altri due, meno gravemente danneggiati, l'arricchimento dell'uranio potrebbe riprendere nei prossimi mesi, se l'Iran lo decidesse.
Attacchi contro tre impianti nucleari
Gli attacchi statunitensi ordinati da Donald Trump sono stati condotti a supporto dell'offensiva israeliana contro l'Iran. I bombardamenti hanno preso di mira il sito sotterraneo di arricchimento dell'uranio di Fordow, a sud di Teheran, e gli impianti di Isfahan e Natanz nell'Iran centrale il 22 giugno.
Lo stato del programma nucleare iraniano dopo questi bombardamenti continua a essere oggetto di numerosi interrogativi. Pochi giorni dopo gli attacchi di Washington, i media americani hanno riportato un rapporto preliminare dell'intelligence statunitense.
Intelligence Usa: programma rallentato
Il rapporto preliminare dell'intelligence statunitense suggeriva che gli attacchi avessero ritardato il programma nucleare iraniano di diversi mesi. Tuttavia, secondo queste valutazioni iniziali, il programma non sarebbe stato distrutto completamente.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
